Cristiano Cini ci ha raccontato la toscana

27/10/2015 AIS Marche Notizie

Indimenticabile serata che lascerà un segno nella mente e nel cuore dei partecipanti, per i vini in degustazione e per il coinvolgimento del relatore.
Venerdì 16 ottobre Cristiano Cini ha parlato di Toscana ai soci della Delegazione Ais di Ascoli Piceno e non solo. Presenti anche soci provenienti da Jesi, Macerata, Fermo e Pescara.
Sei i vini in degustazione, quattro le zone esplorate, a confronto tradizione e modernità.

Il Chianti Classico. Le zone di produzione, con i loro microclimi, impongono stili di vinificazione diversi e producono sangiovese dai diversi caratteri.
La zona di Radda in Chianti regala vini di grande eleganza, freschezza e piacevolezza. Il sangiovese richiede vinificazioni tradizionali.
Castelnuovo Berardenga è terra di sole, il terreno è ricco di galestro e alberese. Vi si producono i sangiovese più duri, non immediati né facili, che richiedono del tempo per poter essere bevuti.

Il Campitello 2012Monteraponi –Radda in Chianti
Le uve provengono da un vigneto unico, di 42 anni, che si trova a 400 m slm, circondato e protetto dai boschi. Il terreno è ricco di roccia e sassi. A queste condizioni il sangiovese diventa eleganza pura.
La fermentazione avviene in cemento. L’uvaggio è quello classico: sangiovese, canaiolo e colorino. Rimontaggi e follature vengono fatti a mano e la malolattica è spontanea. La maturazione avviene in tonneau. Non sono previste né filtrazioni né chiarifiche. La vinificazione avviene nel pieno rispetto della tradizione.
Il vino nel calice appare di un colore rosso rubino scarico dal lieve bordo aranciato. Naso diretto e pulito che non stanca mai. Delicato e varietale nell’espressione di viola, fragolina di bosco e ciliegia. L’impatto del legno è impercettibile. È espressa, netta e chiara, la franchezza del vitigno. Emerge qualche sensazione di bosco e resina.
Il sorso ricorda la spremuta di arancia rossa, la freschezza agrumata tipica del sangiovese, che invita alla beva. Il tannino percettibile, frutto della gioventù, verrà levigato dal tempo; tuttavia, pur presente non risulta invadente, non provoca secchezza, perché bilanciato dalla salivazione dovuta alla marcata freschezza varietale. Grande la scorrevolezza gustativa.
Si può affermare che il Campitello con le sue caratteristiche rappresenta i vini di Radda.

Chianti Classico Riserva D.O.C.G. Rancia 2011 - Fèlsina - Castelnuovo Berardenga (SI)
Ci spostiamo verso Sud, a Castelnuovo Berardenga, terra di confine, di sole e di calore. Il terreno è ricco di galestro e alberese. Il microclima consente, anzi richiede, tecniche di vinificazione diverse dalla tradizionale.
Sangiovese in purezza, fermentato in acciaio, con maturazione in barrique di 18-20 mesi. Seguono 7 mesi di affinamento in vetro.
Alla vista è evidente l’intensità della massa colorante. Il sangiovese di Castelnuovo Berardenga è più concentrato e ricco di quello del Radda. Di grande consistenza, dagli archetti che scendono più lentamente.
L’impatto nelle narici è deciso, con note olfattive piccanti. Marasca sottospirito, resine, malva, timo, note di china e rabarbaro. Anche in questo vino il passaggio legno non si avverte. Il sangiovese di questa zona non subisce la barrique, grazie alla sua forza. L’uso del legno piccolo non avrebbe permesso gli stessi risultati in Radda.
Il sorso anche se di grande struttura e concentrazione è bevibile, alleggerito dall’acidità, che ricorda il succo dell’arancia rossa, che lo rende dinamico e gli dà beva. Il tannino è presente ma la chiusura di bocca è sempre fresca. L’acidità è la fonte di equilibrio per un vino sangiovese 100% proveniente da una terra di sole e di calore.

Montalcino. Dalla collina di Montalcino le vigne scendono in modo circolare. I produttori sono 209.
In degustazione due vini, vinificiati allo stesso modo, ma provenienti da due versanti diversi della collina.

Brunello di Montalcino D.O.C.G. 2009 - Baricci Colombaio Montosoli – Montalcino (SI)
La collina di Montosoli si trova nel quadrante Nord Est di Montalcino. E’ difesa dallo scirocco, proveniente dalla Maremma, dal comune stesso.
In vino viene fermentato in acciaio e lasciato maturare in botti di Slavonia.
Colore trasparente luminoso, grazie alla forza dell’acidità, sul bordo l’anello comincia a parlare di evoluzione tendendo all’aranciato. Naso fruttato fresco e fragrante, toni di liquirizia e mentolati. Nota di agrume rosso, buccia di pesca, lampone e fragolina di bosco. Olfatto ancora freschissimo e giovane ma sottile ed elegante. Palato elegantissimo, dalla grande freschezza, ma anche forza, estratto, polpa, tannino ed alcol. Lunghissimo il finale.

Brunello di Montalcino D.O.C.G. Bramante 2010 - Podere San Lorenzo – Montalcino (SI)
Podere San Lorenzo si trova nel quadrante sud ovest di Montalcino, a 500-550 m slm. Sono i vigneti più alti a Montalcino, completamente esposti ai venti provenienti dalla Maremma. Il clima è caldo e poco piovoso, i terreni sono ricchi di sassi e roccia. Il sangiovese dà estratto e struttura, l’altitudine dà acidità che bilancia.
La fermentazione avviene in acciaio e la maturazione in botte grande.
Alla vista il vino si presenta più ricco di colore e meno luminoso, creando aspettative di importanza e struttura. Naso caldo, ricco, potente. Cuoio, pellame, frutta sotto spirito, chiodi di garofano. L’agrumato varietale questa volta si rivela nella scorza dell’arancia. Nota decisa terrosa e ferrosa. In lontananza humus. Anche in questo caso il legno non ha marcato il vino. Il vino si lascia masticare per la ricchezza e la forza. Il tannino è presente, il calore percettibile, promette grande longevità. Il tannino attacca le gengive e in questo caso l’acidità viene frenata dalla sensazione di secchezza. Potrà essere domato solo dal tempo.

Cortona D.O.C. Il Bosco 2010 - Tenimenti D'Alessandro – Cortona (AR)
Piccola Doc al confine con l’Umbria in cui si produce Syrah. Una piccola Cote du Rhone, terra di sole e calore. Il terreno è argilloso.
Fermentazione in troncoconico, maturazione in barrique nuove e di terzo passaggio, quindi botte grande.
Scuro, cupo, concentrato, dall’alone porpora tipicamente varietale, che rimarrà per anni. Grande ricchezza antocianica. Naso potente dal frutto succoso e polposo. Prugna, mora. Spezie legate alla carica aromatica del syrah. Liquirizia e pepe nero. Qualche sfumatura eterea di smalto. L’evoluzione viene rivelata dalle note di cuoio. L’ingresso in bocca è potente ma fatto scorrere dalla spinta acida. Nel finale torna la confettura di more e susina.

Bolgheri Superiore D.O.C. 2009 Sapaio - Podere Sapaio – Castagneto Carducci (LI)
Il vigneto ha le colline alle spalle e si colloca a circa 7-8 chilometri dal mare. Il clima è caldo e il terreno sabbioso.
Il vino fermentato in acciaio, fa malolattica e matura in barrique.
Nero come l’inchiostro, concentrato e fitto, lascia un alone porpora sulle pareti del calice.
Succoso, carico, profuma di resina, macchia mediterranea, toni di legno dolce che arrivano dopo il frutto. Il vino ha ancora bisogno di qualche anno per trovare la sua massima espressione olfattiva.
Al palato è forza, concentrazione, pienezza di gusto, uniti all’eleganza che dimora nella trama tannica.
Anche in questo caso l’acidità contrasta la secchezza del tannino. Nonostante la grande forza l’eleganza è impareggiabile.

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